Rottura del legamento crociato nel cane - Clinica Veterinaria Platani

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Rottura del legamento crociato nel cane

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L'infortunio piu comune al ginocchio nel cane è la rottura del legamento crociato craniale, anche spesso indicato come legamento crociato anteriore. Questa lesione puo verificarsi a qualsiasi età e in qualsiasi razza, ma piu frequentemente si verifica in cani di mezza età, sovrappeso.
La rottura del legamento crociato craniale è tra le cause più frequenti di zoppia dell’arto posteriore del cane, mentre è rara nel gatto. 
La stabilità dell’articolazione del ginocchio è dovuta anche ai legamenti crociati, che ne regolano i movimenti, prevenendo lo slittamento craniale o caudale della tibia sul femore, limitando la rotazione interna della tibia sul femore e opponendosi all’iperestensione del ginocchio.
La rottura del legamento crociato craniale è la più comune lesione del ginocchio del cane. Tale rottura può essere totale o parziale; quest’ultima si può verificare a carico della sola banda cranio-mediale, durante la flessione del ginocchio, soprattutto se accompagnata da rotazione interna, o a carico della banda caudo-laterale, durante l’iperestensione dell’articolazione. 
La rottura del legamento crociato craniale non è quasi mai causata da un trauma, bensì la conseguenza dell’azione di molteplici fattori predisponenti, quali le variazioni di conformazione (come le deformazioni del ginocchio) e gli stress articolari di lieve entità. La lesione, spesso bilaterale, è stata osservata in cani di tutte le taglie, ma con maggiore frequenza in quelli di peso superiore ai 15-20 kg, e soprattutto nei soggetti sovrappeso e di età superiore ai cinque anni. L’ipotesi più accreditata riguardo all’eziologia della rottura del legamento crociato craniale è quella degenerativa.
Secondo alcuni studi sulla biomeccanica dell’articolazione del ginocchio l’inclinazione del plateau tibiale rispetto all’asse della tibia stessa rappresenta un fattore determinante nella patogenesi delle rotture del legamento crociato craniale. Tale inclinazione è responsabile dell’intensità della “spinta tibiale craniale”, ossia di quella forza, generata dalla compressione tra femore e tibia durante il carico ponderale, che provoca la traslazione craniale della tibia, più l’inclinazione è elevata, maggiore sarebbe la spinta craniale della tibia. 
La causa di rottura meno frequente è, invece, il trauma. Poiché, il legamento crociato craniale limita la rotazione interna della tibia sul femore, un danno a suo carico può avvenire quando l’animale in corsa effettua una svolta improvvisa di 180°. Un'altra causa traumatica di rottura è l'iperestensione del ginocchio che si può verificare, per esempio, quando il cane che corre blocca improvvisamente la tibia ( ad esempio perché entra in una buca con un piede ) mentre il resto del corpo continua la sua azione in avanti. 
Qualunque sia la causa, dalla rottura del legamento crociato craniale deriva una instabilità persistente dell’articolazione del ginocchio, che determina infiammazione della capsula articolare e della membrana sinoviale, degenerazione della cartilagine articolare, produzione di osteofiti periarticolari e danni ai menischi sopratutto il menisco mediale.
Sintomatologia acuta: si osserva generalmente nel cane giovane e sano. E’ caratterizzata dall’insorgenza improvvisa di una zoppicatura senza appoggio, nel corso di un esercizio faticoso, e da
guaiti di dolore. In stazione ed in movimento appoggia solamente la punta del piede a causa di una lieve flessione dell'arto, che permane per l'impossibilità del ripristino della completa estensione.
Sintomatologia cronica: si osserva solitamente in cani vecchi, obesi o con deformità ossee a carico dell'arto. Questi soggetti non riescono a caricare il peso, oppure riescono a farlo solo parzialmente ma per un periodo più lungo rispetto ai soggetti con sindrome acuta. Spesso l’arto controlaterale ne soffre e questo provoca una claudicazione bilaterale posteriore.
Non vi è alcun vantaggio ottenuto da un approccio "aspettare e vedere". 

Diagnosi
Per valutare la stabilità articolare in senso cranio-caudale, le manovre comunemente utilizzate sono:
Sit test: precede la palpazione ed è utile nell’individuare, principalmente nel ginocchio la sede di lesione. Si chiede al proprietario di far sedere l’animale. Il cane sano si siede flettendo completamente il ginocchio in modo che il calcaneo venga a contatto con la tuberosità ischiatica. Il garretto è sufficientemente flesso da determinarel’appoggio sulla parte posteriore della coscia.Il test risulta positivo se il paziente rimane in posizione semiseduta, mantenendo una certa distanza tra calcaneo e tuberosità ischiataca. In caso di patologie croniche il ginocchio viene tenuto quasi completamente esteso. Nei casi meno gravi invece il cane si siede sulla parte posteriore della coscia ma con le anche ruotate verso l’esterno. I cani con rottura parziale o recente del legamento crociato craniale spesso si siedono correttamente al primo comando, ma in breve tempo ruotano sul lato in modo da poter estendere il ginocchio.
- Test del cassetto craniale, deve essere eseguito sull’animale rilassato, meglio se in sedazione.
- Test di compressione tibiale.
- Esame radiografico: per la rottura del legamento crociato craniale prevede l’utilizzo di più proiezioni, la medio-laterale neutra, la caudo-craniale e la medio-laterale dove il ginocchio viene mantenuto in estensione con un angolo approssimativo di 135 gradi, senza rotazione.
All’esame RX è possibile osservare a volte, lo slittamento craniale dell’epifisi prossimale tibiale rispetto a quella distale del femore. Nelle fasi acute, oltre alla dislocazione tibiale si può osservare la distensione della capsula articolare con accentuazione dell'opacità del cuscinetto adiposo. Quando l’instabilità articolare, secondaria alla rottura è cronica, diventano evidenti i segni radiografici dell’artropatia degenerativa, rappresentati dagli osteofiti. Per documentare l’instabilità articolare si può eseguire una radiografia mediolaterale effettuando contemporaneamente il test di compressione tibiale.

Terapia
Alla clinica veterinaria platani effettuiamo i seguenti interventi:
- Sutura Laterale: il mezzo più comune di stabilizzare il legamento crociato anteriore è la sutura laterale. Si tratta di una tecnica extracapsulare il cui scopo è quello di stabilizzare e sostituire alla funzione del legamento crociato craniale quella di un legamento artificiale in nylon posto tra fabella e cresta tibiale. Una valida ed economica soluzione, soprattutto in soggetti non molto pesanti e non destinati ad attività fisica spinta. 
- Tightrope:  è una tecnica recente, non richiede il taglio di osso come la TPLO o TTA. Sfrutta dei punti isometrici a livello di tibia e femore in cui vengono realizzati dei tunnel in cui all'interno  passa un biomateriale sintetico per fornire la stabilizzazione. 

- TTA è l'abbreviazione di tuberosità tibiale avanzamento. 
E’ un intervento chirurgico intracapsulare per la terapia della rottura del legamento crociato craniale.  La TTA fa parte delle tecniche chirurgiche che hanno come fine quello di ripristinare un equilibrio biomeccanico che neutralizzi la spinta craniale della tibia. L'obiettivo della chirurgia TTA è avanzare il sito di inserimento distale del tendine patellare cranialmente finché non è perpendicolare alla tangente comune che passa tra i condili femorali e quello tibiale. Gli impianti utilizzati per la TTA sono completamente in titanio. La chirurgia viene effettuata in Day-Hospital, nel post-operatorio è necessario osservare un periodo di convalescenza di circa un mese e mezzo.

 



















































 
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